BUCKER JUNGMANN
MODIFICHE ESEGUITE DALL’AUTORE – parte seconda
Variazioni su ALI
NOTA : fare sempre riferimento alle istruzioni originali.
Sono state eseguite su 4 punti essenziali :
Ala inferiore : Zona attacco carrello
Scatole servocomandi
Attacchi per “N” collegamento Ala sup.
Ala superiore : Attacchi per “N” collegamento Ala inf
Avendo assistito alle conseguenze sull’ala, dovute ad un atterraggio un poco piu’ duro del normale da parte di un amico, la zona attacco carrello e’ stata la prima ad essere messa sotto osservazione.
Ho esaminato attentamente attraverso i disegni e le istruzioni allegate, la funzione e il metodo di irrobustimento, che avrebbero dovuto assolvere quei quadrelli di legno duro posti ad ogni lato di quelle centine deputate ad assorbire l’urto dell’atterraggio.
Ho controllato attentamente come essi dovevano risolvere il compito, ma quando ho visto che le teste erano libere, sia lato B.e. che lato B. u. , questi righelli non potevano essere certamente comparati ad un trave sottopposto a flessione………….mancavano letteralmente i vincoli !!.
Quindi ho proceduto alla modifica, prendendo come riferimento il sistema di costruzione che da sempre viene adottato sugli alloggi di ogni carrello subalare. Dove sono cioe’ le centine raddoppiate dalle gemelle in compensato a reggere il carico.
Vedi Foto 1 – 1a – 1b -1c – 1d – 1e
Non mi soddisfaceva nemmeno il concetto di fissare l’ala inferiore alla fusoliera tramite due sole viti disposte in tandem sulla 1/2ria long. del modello. Mi sono quindi attenuto al metodo tradizionale delle 2 viti piu’ piolo. Con la differenza che le due viti le ho poste lato b.e. ala e la terza lato b.u. Oltre alle viti fissaggio, come da istruzioni, ho aggiunto sulla pistra alluminio9 del carrello altri due fori per far passare le teste delle viti fissaggio ala. Vedi Foto 2 – 2a-2b -2c -2d
Per il posizionamento dei servocomandi nell’ala inferiore addirittura credo di avere interpretato (e non da solo ) dalle istruzioni, che i
servi sarebbero rimasti rinchiusi nelle sedi dal rivestimento in termoretraibile.
Ho modificato il sistema ed ho fatto ricorso agli scatolini commerciali da affogare nelle ali in poliesterolo. Ne ho usato pero’ il solo coperchio. Il resto l’ho realizzato in ctp tra le centine. Inoltre, ho spostato il comando alettoni dal dorso, al ventre dell’ala.
Vedi Fig. 3-3a-3b-3c-3d-3e-3f-3g
Gli attacchi dei montanti alari esterni erano costituiti da singolo tirante e le forcelline terminali si andavano ad impegnare su fori praticati nelle centine. Queste forcelline attraversavano un foro nella copertura in balsa dell’ala stessa. Agganciare le forcelline alle centine era fattibile………….era sganciarle che risultava problematico, quindi ho costruito delle piastrine forate in ctp betulla e le ho incollate sulle centine, nella stessa posizione , e facendogli quindi attraversare i fori sulla copertura in balsa. Le foto sono certamente piu’ esaurienti della spiegazione. Foto 4-4a
Ho inoltre collegato tra loro i montanti esterni alari trasformandoli in una “N” classica, con la aggiunta di un filo acc. armonico da 1mm legato con filo rame e stagnato. Le bandierine color celeste e rosso, oltre che abbellimento, servono a riconoscere la “N” destra dalla sinistra. Vedi Foto 5 – 5a -5b
Per rispettare le incidenze alari e allo stesso tempo costruire delle “N” a giusta misura ho costruito una sagoma in compensato da piazzare tra le due semiali . Penso non ci sia bisogno di spiegarne l’uso. Vedi Foto. 6
Le altre foto che accludo sono riferite ai telaini attacco cabanes , sui quali sono incollati i dadi a griffe.
Questi telaini sono piazzati sull’ala superiore.
Ho usato un accorgimento : poiche’ devono stare ad una certa distanza e paralleli dal piano di lavoro, ho costruito un attrezzino che mi fa da distanziale e mi garantisce la planarita’ e parallelismo. Dalle foto si vede come lo uso e i vari step dell’assemblaggio telaini stessi. Foto 7-7a-7b-7c
Motorizzazione
Ho montato un 120 OS 2T. L’ho trovato da Modellismo Luchini ad un prezzo convenientissimo dato che era esposto senza la marmitta di corredo. Tutto sommato non la avrei potuta usare (o perlomeno non mi piaceva sforacchiare tutta la NACA motore e cosi’, come mio solito, me la sono autocostruita.
Per farla rientrare dentro l’ingombro della NACA motore ho dovuto creare un piccolo rettangolo rientrante nella parte inclinata ant. del muso fusoliera………tanto per cambiare qualcos’altro !!!
Vedi Foto 8 – 8a -8b
Allestimento comandi
Per il posizionamento servi e collegamenti comandi penso saranno gia’ esaurienti le foto allegate.
La descrizione delle modifiche e’ finita.
Allego alcune foto del modello finito
La Carl Goldberg, non ha bisogno di presentazioni considerando che è una delle maggiori produttrici di Kit di montaggio di aeromodelli e personalmente ne ho avuti tra le mani alcuni, valutandoli in ottimi Kit, ma le modifiche apportate da Sergio, specialmente sulle ali, le ritengo indispensabili e sarebbe bene seguire i suoi consigli di buon senso.
Grazie Sergio, dei tuoi preziosi insegnamenti.
caro sergio,ottimo lavoro(come sempre)…io che sono stato fedele al disegno e modifiche in pratica nn ne ho fatte(apparte l’attacco delle ali che quello è veramente deleterio)ti assicuro che è veramente un piacere farlo volare(e io nn costruisco come te!!!),decolli in pochi metri,atterraggi docili come un’ala alta,molto stabile anche con venti sostenuti sono le sue qualità migliori….tiralo sù e guarda di avvisarmi quando lo farai…ci si vede al campo
Ciao Daniele, e’ un piacere sentirti.
Daniele, per chi e’ in rete, e’ un amico e bravo aeromodellista allo stesso tempo, e frequentiamo lo stesso”Campo”.
Ci tengo a informarti, qualora non avessi letto attentamente tutto il blog, che siamo lieti di accogliere nuove iscrizioni di persone capaci e che abbiano voglia di dedicare un poco del loro tempo a diffondere quello che costruiscono………come sto facendo anche io.
Ti ringrazio dei complimenti che fanno sempre piacere. Vedremo se saro’ all’altezza della prova. Come sempre, cerchero’ di fare del mio meglio per essere all’altezza e starti magari a ruota………ahh ahh.
ciao ciao
sergio
PS: Il nickname “pignacolada” ti sta a pennello !!! Ehhhhh, ehh